Oggi ho deciso di parlarvi dell'Ombra.
Il nostro fedelissimo Wiki ci suggerisce che è quell'area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce.
Ma prima di parlare dell'ombra dobbiamo fare una rapida carrellata di informazioni in merito alla Luce.
La luce ci consente di identificare meglio gli oggetti nello spazio, poiché mediante colori e ombre riusciamo a percepirne la consistenza, le dimensioni e la disposizione reciproca. La luce può essere naturale (generata dal sole) o artificiale, quando è prodotta da una candela, fuoco o una lampada: ciò può creare interessanti effetti di penombra, controluce, riflessi, ben evidenziati dagli artisti nei loro quadri. Nella rappresentazione grafica è più opportuno considerare solo la collocazione e la forma della sorgente luminosa.
Per quanto riguarda la collocazione consideriamo le seguenti tipologie:
a. sorgente posta all'infinito
b. sorgente luminosa a distanza finita (solo per la prospettiva)
Per quanto riguarda la sua forma, la sorgente luminosa si presenta con le seguenti modalità:
a. luce puntiforme omnidirezionale, come quella di una candela o di una lampadina che inviano raggi in ogni direzione
b. luce spot, concentrata in una zona circoscritta,crea un cono di luce, come quello di un faretto o di un flash fotografico
c. luce parallela, generata da una sorgente posta idealmente all'infinito, come il sole: crea ombre nette poiché i raggi si mantengono paralleli tra loro
d. luce diffusa, come quando il sole è coperto dalle nuvole e le ombre sono più morbide; si verifica anche con una sorgente molto grande, come una lampada con diffusore.
Per avere ombre nette, nel disegno consideriamo una luce puntiforme con raggi luminosi rettilinei.
Ma perchè disegnare le ombre? Disegnare un volume significa tracciare, sul foglio a due dimensioni, una serie di segni che lo rappresentino e lo facciano percepire in tre dimensioni. Risulta comunque difficoltoso rendere l'idea della terza dimensione tracciando il solo contorno lineare di un oggetto, anche in assonometria o in prospettiva. E' una luce che colpisce l'oggetto che lo rende "in rilievo": spetta al disegnatore, mediante tecniche varie, evidenziare gli effetti che questa produce.
Distinguiamo infatti: ombre proprie, che si producono sui corpi nelle zone che non ricevono la luce; ombre portate, che il corpo proietta sul piano e nell'ambiente circostante, interrompendo il flusso luminoso; infine ombre autoportate, che il corpo proietta su se stesso: a questa è dovuta, principalmente, la percezione del rilievo volumetrico.
Al di là ora della teoria delle ombre, introdotta appositamente per la geometria descrittiva che rappresenta il solido e la sua ombra rispetto ad alcune fonti di luce, l'ombra è un concetto intuitivo con cui l'uomo ci convive da quando è nato. L'ombra assume tanti significati diversi in base al contesto: si parla di ombra in senso simbolico, come cioè il lato oscuro, il male che si oppone al bene (che è luce); ombra come sinonimo di paura, mistero, occulto; ombra come ignoto; ombra come gioco o come hobby: le famose ombre cinesi; ecc ecc.
Per non tediarvi oltre direi di concludere questo post ricordando l'ombra più simpatica e conosciuta anche dai più piccini: l'ombra di Peter Pan *__*
sapevo che saresti tornato! Ho conservato la tua ombra,
spero che non si sia sgualcita!
BuonCiao a tutti
Giuggy
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