sabato 6 ottobre 2012

Loghiamoci :P


BuonCiao a tutti! Come state? Oggi una schifezzina (si studia troppo! :D)

Stavo ormai inerme sui libri per la stanchezza, mi è caduto l'occhio sulla copertina degli appunti e ho notato un dettaglio spesso per gli studenti universitari molto familiare: il Logo :D

Per chi non lo sapesse: logo è l'abbreviazione di logotipo ed è in sostanza il simbolo o la rappresentazione grafica di un nome o un acronimo di un prodotto, un servizio, un'azienda o un'organizzazione.
Esistono diversi tipi di logo che possono essere anche usati contemporaneamente nell'ambito del marchio:


-logotipo: è il segno grafico il cui referente è un'espressione fonetica, è un marchio scritto pronunciabile, ad esempio ->





-pittogramma: è un segno iconico il cui referente è un oggetto o una classe di oggetti, un aspetto o un'azione che l'oggetto può esprimere




-diagramma: è un segno non iconico, o comunque con un basso grado di iconicità, e può pertanto non avere alcun richiamo con la realtà




-pay-off: fase conclusiva di un annuncio pubblicitario. Si presta spesso a essere l'elemento di continuità di campagne pubblicitarie diverse.


-marchio: spesso confuso con la marca, è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, quali parole, nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purchè siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli delle altre. Il marchio viene registrato e protetto giuridicamente. Le infinite combinazioni di logotipo+pittogramma, o solo uno dei due elementi, generano il marchio. Un marchio può avere o meno il pay-off, cioè una frase che riassume l'universo di riferimento della marca.

-brand: ossia marca, è un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza. La marca è un oggetto (soggetto) semiotico, di comunicazione che genera senso; comprende semanticamente il marchio e tutti i valori ad esso associati.

L'esempio riportato della Benetton è chiarificatore: il simbolo in alto è il marchio; il resto sottostante è il logotipo, dunque contiene (potenzialmente) il brand.
Detto questo vanno fatte alcune considerazioni in merito alla qualità del logo, alle idee che si vogliono trasmettere con esso e alla qualità formale scelta.
Per chi decide di fare un proprio logo dovrà innanzitutto sapere l'oggetto che vuole trattare: cosa vuole trasmettere?
Se non sa ancora come scegliere il proprio nome, tema, colori, disegno, ecc consiglio di fare un elenco in uno schema diviso per campo semantico. Dopo di che cerchiare le parole chiave che rappresentano più concetti presenti nel nostro schemino, e farne una cernita da cui emergerà il nome dell'azienda (organizzazione che sia) oppure lo slogan stesso o qualche idea per il logotipo.

Raccolte le idee e chiarito il tema a cui si punta, bisogna mettersi all'opera e giocare con i colori, mixando le parole scelte prima (da scrivere) con altre da disegnare.

Per quanto riguarda le parole scritte si fa riferimento al lettering, ossia lo studio di nuovi caratteri (lettere, numeri, punteggiatura) con una particolare forma. Risulta molto utile per l'aspetto dell'originalità e quindi per colpire l'attenzione dell'utente.

Per il disegno invece ci si affida alla bravura, l'estro e l'originalità dell'autore/esecutore. La soluzione in tasca non esiste xD ma una piccola verità c'è: la semplicità!
La gente ama la semplicità. Bisogna riuscire a essere diretti con poche battute, pochi elementi chiari e concisi.

La scelta dei colori è un altro elemento fondamentale: l'accostamento di tanti colori è giustificato solo per la volontà di rappresentare un richiamo ad un arcobaleno o se fatto ad arte, altrimenti non farà altro che provocare un disturbo visivo (nonchè inoltrarsi nel concetto di complessità, che noi non vogliamo! :D). Per la scelta dei colori rimando alla lettura di qualche post fa per chi se lo fosse perso ;)

Un esempio di semplicità? Apple! Si lo so è banale, ma è uno dei più conosciuti e cercati al momento sul mercato, e senza dubbio la diffusione e fama è dovuta anche alla semplicità del marchio stesso, nella facile riconoscibilità, distinzione in mezzo a tanti altri oggetti simili per "confezionamento" esteriore.

Scelto anche il nostro disegno, pittogramma, ecc è il momento del nostro motto, slogan, pay-off qual dir si voglia :D
Si rimanda quindi allo schemino di prima (che spero non abbiate già buttato xD) e cominciamo a giocherellare con le parole presenti. Faremo questa operazione non in un giorno, ma ci prenderemo il nostro tempo per ponderare bene le parole, che ricordiamo saranno semplici, dirette e quindi formuleremo una proposizione breve: Apple -> Think Different

Avremo in questo modo cominciato a buttare giù il materiale indispensabile per la nostra attività rendendola interessante e riconoscibile. Diceva Giorgio Armani: Eleganza non significa essere notati, ma essere ricordati.

Bella gente per oggi è tutto! Spero di avervi dato qualche dritta e magari qualche spunto per un logo che vi rappresenti :D fatemi sapere con un commentino qui sotto cosa ne pensate e se ne avete uno postatelo! :D

Un saluto!
                                                        Giuggy

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