domenica 28 ottobre 2012

Symmetry: I like you!


BuonCiao a tutti amici! ^_^ finalmente il clima sembra essersi regolarizzato e, come è normale che sia, è arrivato il freddo, vento e pioggia :3
Paliamo di simmetria ^_^ quanti ne sanno davvero apprezzare la percentuale di influenza nel giudizio oggettivo di "bellezza di un qualcosa di materiale"? Ebbene si amici! La simmetria conta eccome! 
La simmetria è in generale la presenta di alcune ripetizioni nella forma geometrica di un oggetto, che potrà essere a due o a tre dimensioni. E' una caratteristica ampiamente studiata in geometria e nelle materie scientifiche, in maniera molto più veloce e sentita dall'uomo è quella visibile in natura:








E per finire l'uomo! :D Queste stupende creature che Madre Natura (non quelle splendide figure femminili di Ciao Darwin xD) ha saputo da sempre plasmare con le sue perfette regole di proporzione, simmetria, ordine,  armonia e ritmo.
Vitruvio scriveva nel suo trattato di Architettura che la simmetria nasce dalla proporzione. Quest'ultima è la commisurabilità di ogni singolo membro dell'opera e di tutti i membri nell'insieme dell'opera, per mezzo di una determinata misura o modulo. Il ritmo consiste nella conoscenza delle misure dei singoli elementi e delle loro proporzioni rispetto ad un modulo o ad un'unità di misura: da esso dipende l'esecuzione armonica di un'opera. Infine l'armonia risulta essere la leggiadria della figura e le dimensioni e proporzioni dei singoli elementi.
Con la presa di coscienza di questi aspetti si può procedere alla scelta di creare un'opera, bidimensionale o tridimensionale che sia, rispetto al gusto personale e/o rispetto all'obiettivo che si vuole raggiungere, al messaggio (qualora ce ne sia uno) che si vuole mandare. 
La bellezza per Vitruvio risiedeva nella perfetta collaborazione di questi aspetti appena citati. Secoli di arte e di storia successivi hanno dimostrato che la bellezza non è così scontata e che, per quanto si siano in qualche modo "distorti" i canoni di bellezza, comunque all'occhio umano "ciò che piace" risulta essere spontaneo, anche se opposto agli stereotipi o canoni imposti dal costume, dalla moda e dalla società.

I canoni che Vitruvio si apprestò a esporre in maniera esplicita, seppur riferiti alla geometria, all'architettura e alla costruzione, in particolar modo ai templi,   sono comunque tuttora validissimi : esiste ad ogni modo uno stretto legame tra la vista di un'opera armoniosa e la sensazione che essa provoca nell'osservatore, come la maggiore sensazione di quiete delle figure circolari e curve rispetto a quelle razionali e spigolose. Un'opera che possiede anche solo alcune delle caratteristiche prima citate risulta "bella" perchè piacevole, e questo non ha nulla a che fare con i canoni che ci vengono imposti dal fashion trend. 

C'è da dire anche che tali regole non sono insite solo nell'architettura, nella pittura e nelle canoniche forme d'arte che "producono" un'opera : basti pensare ad un make up.

 E' chiaro che le modelle nelle foto proposte sono belle perchè è quello il loro mestiere xD è un'ovvietà che non sto qui a spiegare :3 
vediamo invece quanto sia importante la simmetria : la scelta della disposizione rispetto all'asse di simmetria centrale del viso di disporre uguali forme, colori e sfumature per rendere gradevole alla vista il soggetto. Probabilmente in riferimento al make up la difficoltà più comune rispetto alla simmetria è proprio l'applicazione dell'eye liner xD Se messo male si noterà tantissimo e non darà quell'effetto proporzionato all'immagine complessiva! Quindi occhio ai trucchetti per la sua applicazione :P
Ebbene d'ora in poi terremo conto anche di questi principi laddove vorremmo realizzare un'opera che risulti attraente per il pubblico, per poter attirare più consensi possibili e soprattutto per creare qualcosa che ci faccia star bene tutte le volte che la riguarderemo! :D :D

Bella gente per oggi credo sia tutto ^__^ fatemi sapere cosa ne pensate, se credete che queste "regole compositive" siano indispensabili per raggiungere una sorta di "bellezza oggettiva" e incontestabile oppure no :D per la serie de gustibus non disputandum est!! :P Vi saluto alla prossima!
BuonCiao amici 
Giuggy

sabato 6 ottobre 2012

Loghiamoci :P


BuonCiao a tutti! Come state? Oggi una schifezzina (si studia troppo! :D)

Stavo ormai inerme sui libri per la stanchezza, mi è caduto l'occhio sulla copertina degli appunti e ho notato un dettaglio spesso per gli studenti universitari molto familiare: il Logo :D

Per chi non lo sapesse: logo è l'abbreviazione di logotipo ed è in sostanza il simbolo o la rappresentazione grafica di un nome o un acronimo di un prodotto, un servizio, un'azienda o un'organizzazione.
Esistono diversi tipi di logo che possono essere anche usati contemporaneamente nell'ambito del marchio:


-logotipo: è il segno grafico il cui referente è un'espressione fonetica, è un marchio scritto pronunciabile, ad esempio ->





-pittogramma: è un segno iconico il cui referente è un oggetto o una classe di oggetti, un aspetto o un'azione che l'oggetto può esprimere




-diagramma: è un segno non iconico, o comunque con un basso grado di iconicità, e può pertanto non avere alcun richiamo con la realtà




-pay-off: fase conclusiva di un annuncio pubblicitario. Si presta spesso a essere l'elemento di continuità di campagne pubblicitarie diverse.


-marchio: spesso confuso con la marca, è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, quali parole, nomi di persone, disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purchè siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli delle altre. Il marchio viene registrato e protetto giuridicamente. Le infinite combinazioni di logotipo+pittogramma, o solo uno dei due elementi, generano il marchio. Un marchio può avere o meno il pay-off, cioè una frase che riassume l'universo di riferimento della marca.

-brand: ossia marca, è un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza. La marca è un oggetto (soggetto) semiotico, di comunicazione che genera senso; comprende semanticamente il marchio e tutti i valori ad esso associati.

L'esempio riportato della Benetton è chiarificatore: il simbolo in alto è il marchio; il resto sottostante è il logotipo, dunque contiene (potenzialmente) il brand.
Detto questo vanno fatte alcune considerazioni in merito alla qualità del logo, alle idee che si vogliono trasmettere con esso e alla qualità formale scelta.
Per chi decide di fare un proprio logo dovrà innanzitutto sapere l'oggetto che vuole trattare: cosa vuole trasmettere?
Se non sa ancora come scegliere il proprio nome, tema, colori, disegno, ecc consiglio di fare un elenco in uno schema diviso per campo semantico. Dopo di che cerchiare le parole chiave che rappresentano più concetti presenti nel nostro schemino, e farne una cernita da cui emergerà il nome dell'azienda (organizzazione che sia) oppure lo slogan stesso o qualche idea per il logotipo.

Raccolte le idee e chiarito il tema a cui si punta, bisogna mettersi all'opera e giocare con i colori, mixando le parole scelte prima (da scrivere) con altre da disegnare.

Per quanto riguarda le parole scritte si fa riferimento al lettering, ossia lo studio di nuovi caratteri (lettere, numeri, punteggiatura) con una particolare forma. Risulta molto utile per l'aspetto dell'originalità e quindi per colpire l'attenzione dell'utente.

Per il disegno invece ci si affida alla bravura, l'estro e l'originalità dell'autore/esecutore. La soluzione in tasca non esiste xD ma una piccola verità c'è: la semplicità!
La gente ama la semplicità. Bisogna riuscire a essere diretti con poche battute, pochi elementi chiari e concisi.

La scelta dei colori è un altro elemento fondamentale: l'accostamento di tanti colori è giustificato solo per la volontà di rappresentare un richiamo ad un arcobaleno o se fatto ad arte, altrimenti non farà altro che provocare un disturbo visivo (nonchè inoltrarsi nel concetto di complessità, che noi non vogliamo! :D). Per la scelta dei colori rimando alla lettura di qualche post fa per chi se lo fosse perso ;)

Un esempio di semplicità? Apple! Si lo so è banale, ma è uno dei più conosciuti e cercati al momento sul mercato, e senza dubbio la diffusione e fama è dovuta anche alla semplicità del marchio stesso, nella facile riconoscibilità, distinzione in mezzo a tanti altri oggetti simili per "confezionamento" esteriore.

Scelto anche il nostro disegno, pittogramma, ecc è il momento del nostro motto, slogan, pay-off qual dir si voglia :D
Si rimanda quindi allo schemino di prima (che spero non abbiate già buttato xD) e cominciamo a giocherellare con le parole presenti. Faremo questa operazione non in un giorno, ma ci prenderemo il nostro tempo per ponderare bene le parole, che ricordiamo saranno semplici, dirette e quindi formuleremo una proposizione breve: Apple -> Think Different

Avremo in questo modo cominciato a buttare giù il materiale indispensabile per la nostra attività rendendola interessante e riconoscibile. Diceva Giorgio Armani: Eleganza non significa essere notati, ma essere ricordati.

Bella gente per oggi è tutto! Spero di avervi dato qualche dritta e magari qualche spunto per un logo che vi rappresenti :D fatemi sapere con un commentino qui sotto cosa ne pensate e se ne avete uno postatelo! :D

Un saluto!
                                                        Giuggy

martedì 2 ottobre 2012

Imagina: Puoi :D


BuonCiao amici! :) Spero che le cose vadano bene ^_^ qui piovicchia in una maniera antipatica t.t
Sapete di quei giorni un pò grigi in cui il tempo è incerto e comincia a piovere a tratti, alternando pioggerelline  silenziose a valangate di acqua? ^_^'' ecco! Nella mia città accade spesso :3 fortunata eh? xD

Dunque today ho deciso di parlare della Fantasia! :D

Quale migliore capacità ha la mente umana, se non la Fantasia! Che suono meraviglioso anche il termine stesso ^___^

Per chi non lo sapesse (ma lo escludo a prescindere U_U porco cavolo siete stati tutti bambini no??) si tratta della capacità di creare immagini nella mente che ci vengono fornite dall'esperienza passata, intrecciate a immagini reali o irreali. E' quella capacità che ispira la creatività e che, quindi, conduce alla creazione artistica.

Ma siamo sicuri che sia solo questo? Oppure la fantasia si attacca anche a quel desiderio di realizzare qualcosa, a quel sentimento più profondo e nascosto che è il nostro volere (anche inconscio) di cose fantasiose e che sappiamo, purtroppo, essere irrealizzabili?
Io credo che con il termine Fantasia si voglia intendere un bel pò di cosette... Perchè in entrambe le accezioni  appena dette sembra giusta la collocazione...
Il comune denominatore è la creazione di immagini della nostra mente che molto probabilmente ci piacciono e affascinano. Dico molto probabilmente perchè, si sa, molti artisti sono spesso colti da turbamenti emotivi/artistici perchè ossessionati da immagini, da idee, da percorsi, da parole e melodie.


Riusciamo quindi a dire molto più semplicemente che la Fantasia non si accentua e non si impara: è una capacità insita nell'uomo che con l'avanzare degli anni viene molto spesso messa da parte, inibita e dimenticata.
I bambini posseggono fantasia pura! In loro è presente una fantasia inconscia, l'estro artistico puro e semplice di chi conosce poco ma potrebbe descriverti il mondo, se solo avesse gli strumenti adatti! :D

Per quelli invece più grandicelli (bambinoni a parte xD) la Fantasia risulta diventare l'unico "strumento" in grado di eludere la realtà, i problemi della vita e le negatività. La Fantasia ti fa viaggiare, vedere posti sconosciuti, vedere persone che desideri vedere, creare paesaggi virtuali che hai visto o che sogni essere diversi, ecc ecc. La Fantasia aiuta ad avere ciò che nella realtà non avremo mai, e a essere quello che non saremo mai. E' quella tavolozza di colori che ti fa dare quel tocco di luce e di armoniosità alla vita, alla nostra visione razionale della realtà! Senza la Fantasia non esisterebbero molte, moltissime cose che ci permettono la vita di oggi. La Fantasia è un'idea: il mezzo per l'intuizione di un progetto. E' una realtà immaginaria che supera tutto e quando crea ti mostra una spettacolarità incredibile, fuori dal normale. L'aspetto più bello e interessante è che ognuno ha la propria Fantasia! Non ci saranno fantasie perfettamente uguali,ed è meraviglioso!
E' facile domandarsi: allora la Fantasia è l'opposto della Realtà?

La risposta è Ni: ritengo che per quanto abbiano connotati piuttosto differenti, esista un sottile e labile confine tra le due dimensioni. Ritengo che si possa vivere di fantasia, di realtà, ma anche di entrambe le cose: lo chiamo Romanticismo. L'aspetto più interessante è che democraticamente io posso scegliere di vivere la realtà e contornarla con i decori della Fantasia! Non importa quanto dura e aspra sia la realtà, so che ci metterò sempre tutta me stessa per renderla migliore, prima per me stessa, grazie alla Fantasia. Mi piace troppo credere in qualcosa che sa di magico, puro e impossibile! Sì! E' triste avere sempre una risposta certa a tutto!! :D Sognate gente! Date sfogo alla vostra Fantasia! Non distruggetela nei bambini, almeno in loro no!

Imagine...

Detto questo amici vi lascio con una celebre frase di Joyce e vi saluto aspettando le vostre risposte su cos'è per voi la Fantasia e quanto ritenete sia importante.

*La Fantasia mette radici dove la realtà vuol morire*
(James Joyce)

BuonCiao a tutti

Giuggy