sabato 22 dicembre 2012

Shades of gray 2: La vendetta! :D

BuonCiao amici ^_^ ben ritrovati! Spero i preparativi per queste feste siano a buon punto [dei regali non ve lo chiedo perchè già so che tra voi c'è chi è del "regalo dell'ultimo minuto" hihihih]. Le scuole sono finalmente chiuse, così come l'università :D anche se c'è da studiare per gli esami della sessione invernale grrr [odio >_>]. Ci siamo lasciati qualche tempo fa su un argomento interessante che investe vari campi artistici e non :D: l'ombra!

L'aspetto dell'ombra cambia sia secondo le condizioni ambientali che dal punto di osservazione. Infatti nello spazio, in assenza quindi di atmosfera e di altre fonti luminose dirette o indirette, la quantità di luce che raggiunge la superficie in ombra è nulla, quindi l'ombra è completamente nera. Sulla terra invece la superficie in ombra riceve una certa quantità di luce diffusa grazie alla quale riesce a non essere completamente nera. Negli ambienti chiusi o con cielo nuvoloso la luce diffusa, da non sottovalutare, costituisce la componente luminosa predominante, percui le ombre risultano molto sfumate e talvolta non del tutto osservabili.


In caso di sorgente luminosa puntiforme, l'ombra ha contorni netti: ogni punto della superficie o è illuminato o non lo è. Per questa netta separazione tra luce o ombra, la sorgente luminosa puntiforme è usata nella geometria e in particolare nella teoria delle ombre.
Nel caso invece di sorgente luminosa estesa (come il sole) il contorno dell'ombra è sfumato, in quanto vi è una regione intermedia in cui la sorgente luminosa è occultata solo parzialmente, e quindi si ha un passaggio graduale tra luce e ombra.



La determinazione dell'ombra in proiezioni ortogonali costituisce un argomento specifico della geometria descrittiva, ma è possibile semplificare il procedimento adottando alcune semplici considerazioni e regole pratiche.
Il raggio luminoso r, viene considerato come la diagonale di un cubo di riferimento ideale, da scomporre nelle sue componenti r' e r''. La vera inclinazione del raggio luminoso non è 45°, bensì 35°15'53'': per convenzione si usa una squadra a 45° e si tracciano inclinazione e direzione che, intersecandosi, danno origine alla proiezione dell'ombra.
Nell'applicare le ombre ad oggetti rappresentati in proiezioni ortogonali si considerano quindi la sorgente luminosa collocata all'infinito e l'inclinazione e la direzione dei raggi luminosi entrambe a 45° rispetto ai piani di proiezione. Lo sviluppo dell'ombra in proiezioni ortogonali, anche per figure solide o elementi architettonici, può essere rappresentato scomponendo il problema, e studiando progressivamente l'ombra dei punti, delle linee, dei piani e quindi dei solidi.


Nella rappresentazione bidimensionale delle proiezioni ortogonali sono evidenti le proiezioni della diagonale sul P.V. (r'') e la loro inclinazione di 45° rispetto alla L.T. La vera inclinazione del raggio luminoso si ottiene ribaltando sul PV la sua proiezione sul P.O. Nel modello 3D invece, consideriamo un cubo ideale, la cui diagonale rappresenta il raggio di luce: la sua inclinazione reale è di 35°15'53''.
Se proiettiamo il raggio sul P.V. e sul P.O. otteniamo due semirette inclinate di 45° rispetto alla L.T. Con questo presupposto geometrico possiamo disegnare l'ombra di qualsiasi punto con il semplice utilizzo di una squadra a 45°.



Potrei tediarvi ancora per molto con la geometria descrittiva e le ombre con luce puntiforme :3 ma preferisco cambiare contesto e parlarvi dell'ombra digitale.

Sapete tutti cos'è? eheh :3 è importante invece!
Noi non la vediamo e non ci pesa sulle spalle, ma la nostra ombra digitale cresce a dismisura e forse dovremmo cominciare a preoccuparci. Studi recenti mostrano un'inquietante ipotesi sui dati digitali che ognuno di noi produce attivamente e passivamente ogni giorno. Quello dell'ombra digitale, che si allunga sempre di più al nostro passaggio, naturalmente, è un peso non esprimibile in termini di materia solida, ma potrebbe diventare faticosissimo da sopportare ugualmente. L'ombra in questione si alimenta dei dati digitali che vengono registrati su di noi quando telefoniamo, mandiamo un'email, compiamo una transazione economica.

Non solo, ma ogni frammento di nostra vita reale che viene digitalizzato da una telecamera, telefonino, videocamera di sorveglianza è un ulteriore alimento per l'ombra, che cresce, cresce e diventa sempre meno controllabile con le nostre sole forze. In media, ogni essere umano deve sopportare 45 gigabyte di dati. Ma in Occidente è anche peggio. Quando da noi nasce un bambino, solo i filmetti che si girano in famiglia appoggiano su quelle tenere spallucce di neonato i primi 250 gigabyte di ombra digitale. La ricerca non ne fa cenno, ma per molti la storia inizia ancora prima con i video delle ecografie che girano tra amici, magari via You-Tube, per stabilire somiglianze e impronte genetiche.

Per dare una rappresentazione dei dati digitali prodotti ora nel mondo si immagini che riempirebbero 12 pile di libri alte quanto la distanza tra la Terra e il Sole e si prevede che cresca esponenzialmente.
Paradossalmente la mole maggiore di questi dati, che poi formano l'ombra digitale, è sempre meno gestita dall'individuo, ma dalle aziende: molte forniscono gratuitamente servizi allettati come caselle di posta illimitate, spazi server per pubblicare e scambiare foto, filmati e meravigliosi gadget ce ci tengono incollati come bambini alla stessa macchina che usiamo per lavorare.


Sarebbe giusto che cominciassimo a renderci conto che questo giorno ci fa sentire smisurati nelle nostre relazioni, ma presto ci impedirà di operare ogni forma di controllo su ciascun byte della nostra vita che affidiamo alla Rete, ma che ci ritroviamo automaticamente dietro alla schiena trasformato in inquieto spettro digitale. E' una parte della nostra vita privata, che abbiamo fatto serenamente trapassare nell'aldilà digitale, ma forse senza la piena consapevolezza che qualcuno potrebbe, in ogni istante, metterci il naso senza chiederci il permesso.

Ragazzuoli tra ombre reali, ideali e digitali vi ho fatto una testa così xD quindi vi saluto e vi auguro buone feste a tutti <3 e a presto con un nuovo interessante post!


BuonCiao amici!






Giuggy

venerdì 30 novembre 2012

Nail 4 all :D

BuonCiao a tutti amici ^_^ domani comincia dicembre e ciò mi rallegra molto sia perchè amo il freddo, l'aria natalizia e quell'energia che sprigiona nelle persone che si ingegnano per il regalo alle persone che amano *_* e poi perchè è il mese del mio compleanno :3

...allo stesso tempo sono strapiena di impegni ma mi sono proposta di scrivervi in ogni caso vista la mia piccola latitanza dell'ultimo periodo :P Spero avrete di meglio da fare oggi che stare a casa come me a studiare :3 ma banda alle ciance e ciance alle bande cominciamo :D
Oggi volevo proporvi un argomento diverso dal solito ma spero interessante ugualmente :)
Parliamo di unghie 

Si sa che le unghie per una donna soprattutto sono un vero biglietto da visita.
Un'unghia sana dovrebbe essere resistente, rosata, con una superficie uniforme e levigata. Se così non fosse bisogna sempre tener ben presente quanto le unghie, e quindi la loro struttura forma e colore, sono importanti indicatori dello stato di salute della persona: parliamo di semplici carenze, ma anche di disturbi più seri.
Per questo motivo è molto importante "curarsi" (non nel senso comune dello sfottò xD) ma inteso come il volersi bene, il prendersi cura di noi stessi: questo è possibile solo con l'auto-osservazione e poi analisi specifiche con strumenti per scoprire eventuali problemi e per tutelare la salute delle unghie e non solo.
Le unghie nella maggior parte delle persone crescono lentamente e proprio per questo risultano ricche di informazioni utili per osservare indirettamente il proprio stato di salute.
Una gran parte della schiera femminile di ogni età cura le proprie unghie utilizzando smalti, gel, e quant'altro di chimico esista per abbellirle. Talvolta però questo risulta essere un impedimento da un lato per la lettura dei "segnali della nostra salute", dall'altro, qualora ci siano sintomi importanti, questi vengono coperti e quindi reclusi, non curati come meritano. Non è raro individuare un cambiamento nella salute delle unghie a causa di abitudini scorrette: come l'utilizzo di smalti di bassa qualità o il mancato uso di guanti durante il lavaggio dei piatti, che sono quindi a contatto con le sostanze chimiche per il lavaggio, ecc. In generale se sono tutte le unghie a cambiare colore o forma è ragionevole sospettare la presenza di una malattia interna.



Spesso si è soliti associare il benessere delle unghie con quello dei capelli: all'interno delle loro strutture composte di cheratina, infatti, avviene una "registrazione" dell'accumulo di sostanze, come gli inquinanti ambientali, o dei processi metabolici del corpo, leggibile anche a distanza di tempo e che può essere utilizzata come strumento di diagnosi.

Una buona auto-osservazione è dunque fondamentale sia per capelli che per unghie per curare al meglio la propria salute sia dal punto di vista qualitativo che estetico. Dunque, ripeto, è importante utilizzare prodotti di qualità per le nostre unghie; non coprire quelli che ci sembrano "inestetismi" perchè sono segnali importanti da dover considerare e curare; non mangiare le unghie perchè si rischia di annullare la loro qualità di protezione e indicatore nelle mani per la nostra salute.

A tal proposito vi posto qualche esempio di nail art fatte da me ^_^




Amici vi saluto spammando un pò la mia paginetta facebook :3 e vi aspetto per il prossimo appuntamento-nails :D

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BuonCiao amici! 
Giuggy

domenica 25 novembre 2012

Shadows: shades of gray :P

BuonCiao a tutti amici ^_^ scusate l'assenza prolungata ma gli impegni universitari mi distruggono -__-''
Oggi ho deciso di parlarvi dell'Ombra.
Il nostro fedelissimo Wiki ci suggerisce che è quell'area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce.
Ma prima di parlare dell'ombra dobbiamo fare una rapida carrellata di informazioni in merito alla Luce.
La luce ci consente di identificare meglio gli oggetti nello spazio, poiché mediante colori e ombre riusciamo a percepirne la consistenza, le dimensioni e la disposizione reciproca. La luce può essere naturale (generata dal sole) o artificiale, quando è prodotta da una candela, fuoco o una lampada: ciò può creare interessanti effetti di penombra, controluce, riflessi, ben evidenziati dagli artisti nei loro quadri. Nella rappresentazione grafica è più opportuno considerare solo la collocazione e la forma della sorgente luminosa.
Per quanto riguarda la collocazione consideriamo le seguenti tipologie:
a. sorgente posta all'infinito
b. sorgente luminosa a distanza finita (solo per la prospettiva)

Per quanto riguarda la sua forma, la sorgente luminosa si presenta con le seguenti modalità:
a. luce puntiforme omnidirezionale, come quella di una candela o di una lampadina che inviano raggi in ogni direzione
b. luce spot, concentrata in una zona circoscritta,crea un cono di luce, come quello di un faretto o di un flash fotografico
c. luce parallela, generata da una sorgente posta idealmente all'infinito, come il sole: crea ombre nette poiché i raggi si mantengono paralleli tra loro
d. luce diffusa, come quando il sole è coperto dalle nuvole e le ombre sono più morbide; si verifica anche con una sorgente molto grande, come una lampada con diffusore.
Per avere ombre nette, nel disegno consideriamo una luce puntiforme con raggi luminosi rettilinei.

Ma perchè disegnare le ombre? Disegnare un volume significa tracciare, sul foglio a due dimensioni, una serie di segni che lo rappresentino e lo facciano percepire in tre dimensioni. Risulta comunque difficoltoso rendere l'idea della terza dimensione tracciando il solo contorno lineare di un oggetto, anche in assonometria o in prospettiva. E' una luce che colpisce l'oggetto che lo rende "in rilievo": spetta al disegnatore, mediante tecniche varie, evidenziare gli effetti che questa produce.

Distinguiamo infatti: ombre proprie, che si producono sui corpi nelle zone che non ricevono la luce; ombre portate, che il corpo proietta sul piano e nell'ambiente circostante, interrompendo il flusso luminoso; infine ombre autoportate, che il corpo proietta su se stesso: a questa è dovuta, principalmente, la percezione del rilievo volumetrico.

Al di là ora della teoria delle ombre, introdotta appositamente per la geometria descrittiva che rappresenta il solido e la sua ombra rispetto ad alcune fonti di luce, l'ombra è un concetto intuitivo con cui l'uomo ci convive da quando è nato. L'ombra assume tanti significati diversi in base al contesto: si parla di ombra in senso simbolico, come cioè il lato oscuro, il male che si oppone al bene (che è luce); ombra come sinonimo di paura, mistero, occulto; ombra come ignoto; ombra come gioco o come hobby: le famose ombre cinesi; ecc ecc. 
Per non tediarvi oltre direi di concludere questo post ricordando l'ombra più simpatica e conosciuta anche dai più piccini: l'ombra di Peter Pan *__* 


Vi saluto con la citazione del cartone Disney: Wendy: Peter Pan! Oh Peter, 

sapevo che saresti tornato! Ho conservato la tua ombra

spero che non si sia sgualcita!

BuonCiao a tutti

Giuggy

domenica 4 novembre 2012

My creative passion of the day: it's easy! Fimo

BuonCiao amici :D maccchebbbella arietta today ^__^ freschetto con un bel sole caldo :)
Queste sono proprio le giornate perfette per essere creativi :P
e così, indecisa tra disegno e fimo, ho optato per la seconda!

Parliamo perciò di questa pasta polimerica.
Cominciamo con la pignoleria xD  Ci sono diatribe sull'appellativo IL fimo o LA fimo... La ragione risiede probabilmente nella pronuncia francese "La fimo"... che in italiano potrebbe tradursi come aggettivo femminile riferito alla "pasta" polimerica. Nel comune parlare invece si usa spesso il maschile probabilmente per il marchio FIMO molto diffuso di questa pasta. 
Ma banda alle ciance :3 parliamo del fimo: è una pasta polimerica modellabile termoindurente. Il fattore "termoindurente" ci consente la fase di modellazione piuttosto prolungata finchè non siamo soddisfatti della nostra creazione, senza il rischio che si sciupi la pasta con la costante modellazione, come accade con la plastilina e con il cernit.

La plastilina è la pasta che ci facevano usare da piccini all'asilo in quanto è una pasta sintetica ma che secca all'aria e non è tossica.

Il cernit è un'altra pasta polimerica termoindurente ma con caratteristiche prestazionali un pò diverse dal fimo. Personalmente mi sono trovata abbastanza male con il cernit, resiste poco al "calore delle mani" durante la modellazione, e spesso è accaduto che in inverno (con mani fredde) tendeva a sciogliersi in mano e ad assorbire tutte le particelle come polvere, frammenti di colore e quindi a "imbastardirsi" :( In ogni caso è possibile mischiare o unire cernit e fimo per un'unica composizione, in quanto i tempi di cottura sono gli stessi e le capacità di indurimento circa uguali.

"Termoindurente" infatti ci indica che indurisce al calore, solitamente 110°-120° per 20 o 30 minuti. Una volta cotto ovviamente non è più modellabile.

Il fattore modellabile (da non trascurare) è indicativo della potenzialità di questo materiale :D l'infinità delle combinazioni tra colori e forme è davvero impressionante!

Avendo citato la tossicità, per chiarezza diciamo pure i difetti del fimo: risulta essere tossico se è cotto ad una temperatura superiore a quella consigliata, in quanto sprigiona fumi cancerogeni. A tal proposito mi sento di consigliare l'acquisto di un fornetto da utilizzare appositamente per la cottura del fimo, essendo, come già detto, rischioso l'utilizzo del forno ad uso alimentare. Al contempo consiglio l'acquisto anche di un termometro da forno per controllare la reale temperatura di cottura per non rischiare così di bruciarlo o di cuocerlo a temperature troppo basse in quanto si rischia che il proprio lavoro si apra o si sbricioli.

Per quanto riguarda il dove acquistarlo e il costo c'è da dire che non è omogeneo il mercato: è possibile trovare il fimo presso alcuni rivenditori di materiali per hobbystica e arte, ma anche nei grandi centri di bricolage distribuiti per il territorio nazionale. Il costo cambia da un rivenditore all'altro e da una città all'altra: orientativamente il costo si aggira sui 2,00 euro per panetti da 56 gr.

Parlando invece di come modellarlo e creare forme più regolari di quelle umanamente modellabili xD esistono strumenti appositi (che costicchiano) e altri assumibili dal das, plastilina ecc, come taglierini


 In ogni caso lo strumento migliore sono sempre le nostre mani :D 
Perciò amici plasmate il mondo con la vostra arte e creatività :D vi posto qualche mio vecchio lavoro in fimo e vi linko la mia pagina facebook se vi va follow me *___*







Con questo è tutto amici, spero di esser stata utile :) per qualsiasi dubbio o richiesta lasciate un commentino qui sotto :D
BuonCiao a tutti 



Giuggy

domenica 28 ottobre 2012

Symmetry: I like you!


BuonCiao a tutti amici! ^_^ finalmente il clima sembra essersi regolarizzato e, come è normale che sia, è arrivato il freddo, vento e pioggia :3
Paliamo di simmetria ^_^ quanti ne sanno davvero apprezzare la percentuale di influenza nel giudizio oggettivo di "bellezza di un qualcosa di materiale"? Ebbene si amici! La simmetria conta eccome! 
La simmetria è in generale la presenta di alcune ripetizioni nella forma geometrica di un oggetto, che potrà essere a due o a tre dimensioni. E' una caratteristica ampiamente studiata in geometria e nelle materie scientifiche, in maniera molto più veloce e sentita dall'uomo è quella visibile in natura:








E per finire l'uomo! :D Queste stupende creature che Madre Natura (non quelle splendide figure femminili di Ciao Darwin xD) ha saputo da sempre plasmare con le sue perfette regole di proporzione, simmetria, ordine,  armonia e ritmo.
Vitruvio scriveva nel suo trattato di Architettura che la simmetria nasce dalla proporzione. Quest'ultima è la commisurabilità di ogni singolo membro dell'opera e di tutti i membri nell'insieme dell'opera, per mezzo di una determinata misura o modulo. Il ritmo consiste nella conoscenza delle misure dei singoli elementi e delle loro proporzioni rispetto ad un modulo o ad un'unità di misura: da esso dipende l'esecuzione armonica di un'opera. Infine l'armonia risulta essere la leggiadria della figura e le dimensioni e proporzioni dei singoli elementi.
Con la presa di coscienza di questi aspetti si può procedere alla scelta di creare un'opera, bidimensionale o tridimensionale che sia, rispetto al gusto personale e/o rispetto all'obiettivo che si vuole raggiungere, al messaggio (qualora ce ne sia uno) che si vuole mandare. 
La bellezza per Vitruvio risiedeva nella perfetta collaborazione di questi aspetti appena citati. Secoli di arte e di storia successivi hanno dimostrato che la bellezza non è così scontata e che, per quanto si siano in qualche modo "distorti" i canoni di bellezza, comunque all'occhio umano "ciò che piace" risulta essere spontaneo, anche se opposto agli stereotipi o canoni imposti dal costume, dalla moda e dalla società.

I canoni che Vitruvio si apprestò a esporre in maniera esplicita, seppur riferiti alla geometria, all'architettura e alla costruzione, in particolar modo ai templi,   sono comunque tuttora validissimi : esiste ad ogni modo uno stretto legame tra la vista di un'opera armoniosa e la sensazione che essa provoca nell'osservatore, come la maggiore sensazione di quiete delle figure circolari e curve rispetto a quelle razionali e spigolose. Un'opera che possiede anche solo alcune delle caratteristiche prima citate risulta "bella" perchè piacevole, e questo non ha nulla a che fare con i canoni che ci vengono imposti dal fashion trend. 

C'è da dire anche che tali regole non sono insite solo nell'architettura, nella pittura e nelle canoniche forme d'arte che "producono" un'opera : basti pensare ad un make up.

 E' chiaro che le modelle nelle foto proposte sono belle perchè è quello il loro mestiere xD è un'ovvietà che non sto qui a spiegare :3 
vediamo invece quanto sia importante la simmetria : la scelta della disposizione rispetto all'asse di simmetria centrale del viso di disporre uguali forme, colori e sfumature per rendere gradevole alla vista il soggetto. Probabilmente in riferimento al make up la difficoltà più comune rispetto alla simmetria è proprio l'applicazione dell'eye liner xD Se messo male si noterà tantissimo e non darà quell'effetto proporzionato all'immagine complessiva! Quindi occhio ai trucchetti per la sua applicazione :P
Ebbene d'ora in poi terremo conto anche di questi principi laddove vorremmo realizzare un'opera che risulti attraente per il pubblico, per poter attirare più consensi possibili e soprattutto per creare qualcosa che ci faccia star bene tutte le volte che la riguarderemo! :D :D

Bella gente per oggi credo sia tutto ^__^ fatemi sapere cosa ne pensate, se credete che queste "regole compositive" siano indispensabili per raggiungere una sorta di "bellezza oggettiva" e incontestabile oppure no :D per la serie de gustibus non disputandum est!! :P Vi saluto alla prossima!
BuonCiao amici 
Giuggy